Recensione: Tutti i difetti che amo di te – anna premoli
Mettere i bastoni tra le ruote alla propria famiglia è una vera arte per Ethan Phelps. Quando suo padre muore, senza lasciare alcun testamento, il ragazzo eredita le quote della sua multinazionale. Ma è evidente che Ethan non ha il pallino per gli affari. Passa le serate tra bar e locali offrendo da bere a chiunque e pagando conti salatissimi, riarreda il suo lussuoso loft senza badare a spese e spreca il tempo in compagnia di individui inutili. Quando però, un bel giorno, fa irruzione completamente ubriaco in una riunione di azionisti, i familiari si convincono che è il momento di prendere provvedimenti, primo fra tutti, nominare un amministratore che tuteli il suo patrimonio. Dopo diversi tentativi falliti viene nominata un’affascinante avvocato specializzato in brevetti aziendali, Sara Di Giovanni. Tra loro è da subito scontro aperto: lui non vuole ridimensionare il suo stile di vita e lei non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa da un presuntuoso rampollo. La tensione arriva alle stelle. Anche se il loro rapporto è destinato a evolversi in qualcosa di ben più complicato ed eccitante…
Sarò sincera: quando ho iniziato il libro ed è stato introdotto il protagonista maschile, sono stata tentata di spegnere il Kindle e passare oltre. Sarà che ho visto troppi film Disney che hanno contribuito a creare nella mia mente un certo stereotipo di principe azzurro, ma l’entrata in scena di quello che sarebbe dovuto essere l’interesse amoroso della protagonista – tra l’altro un po’ troppo fissata da risultare quasi patologica – con lui totalmente ubriaco, al punto dal finire col vomitare addosso a uno dei presenti all’assemblea dei soci, mi è sembrato davvero un po’ troppo per i miei gusti.
Senza poi contare che, nei capitoli successi, tutti i peggiori difetti dell’uomo vengono fuori – dando senso al titolo. In tutta onestà, non sono riuscita a farmi piacere questo Ethan. Tuttavia, spinta dalla curiosità e dal fatto che non mi piace lasciare i libri a metà, a meno che non siano proprio osceni, ho deciso di proseguire e dargli la possibilità di sorprendermi con il suo cambiamento che, come da copione nei romance, dev’esserci per forza. Diciamo che, andando un po’ oltre la prima impressione, per certi versi in alcuni momenti mi era anche simpatico – più che altro nei suoi tentativi di far impazzire Sara e far sì che abbandonasse l’incarico di sua amministratrice. Comunque non sono riuscita a farmelo piacere proprio del tutto, ma si è un po’ riscattato rispetto all’inizio. È stata una lotta continua tra volerlo prendere a schiaffi e ridere per quello che combinava. In qualche punto mi ha fatto quasi tenerezza, dopo che si innamora di Sara, anche se non al punto di metterlo nella classifica dei miei protagonisti maschili preferiti.
Anche con Sara è stato difficile creare una connessione, perché a volte mi faceva venire voglia di scuoterla per le spalle e dirle di svegliarsi, mentre altre volte provavo un po’ di solidarietà nei suoi confronti – soprattutto quando aveva a che fare con le bravate di Ethan. Anche nel precedente libro della Premoli – Come inciampare nel principe azzurro (leggi la mia recensione) – ho avuto qualche difficoltà a farmi piacere il protagonista maschile. Quando si tratta di romance, mi aspetto non solo di immedesimarmi nella protagonista e vivere la storia attraverso i suoi occhi ma, come lei, voglio arrivare a innamorarmi dell’eroe in questione.
I cosiddetti romance “nemici-amanti” sono solitamente un tema che mi piace, perché è divertente vedere i due protagonisti che all’inizio si odiano e poi, a poco a poco, si innamorano nonostante la loro reticenza e i loro sforzi per non cedere. Questo libro è riuscito in questo intento, eppure, una volta giunta alla fine, non ho provato la soddisfazione del lieto fine, che è quello che mi fa amare un libro e che lascia quella sensazione di stordimento quando ritorni alla realtà, perché stai ancora vivendo in quel mondo e non vuoi lasciarlo.
Di certo i miei pregiudizi iniziali nei confronti di Ethan non hanno aiutato e hanno influenzato il mio giudizio. Chi ama le commedie romantiche e i protagonisti che si portano dietro un bel fardello di difetti apprezzerà questo libro che, nel contesto, è divertente e romantico.
Riassumendo in una frase: una lettura piacevole e simpatica, che piacerà agli appassionati di commedie romantiche “nemici-amanti”, che però a mio avviso è stata un po’ penalizzata dal protagonista maschile che all’inizio risulta immaturo, svogliato e viziato – tutti i difetti che io non amo, per citare il titolo – anche se poi alla fine si redime.
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