Recensione: Stronze si nasce – felicia kingsley

Allegra Hill è brillante, onesta e altruista. Ma anche un’eterna seconda. Fin dagli anni della scuola c’è sempre qualcuno che la precede. Sempre. E senza dimenticarsi di umiliarla anche un po’. Chi è costei? Ma la classica stronza! Quella di Allegra si chiama Sparkle Jones. Non solo la vita di Sparkle è perfetta, ma la biondissima e splendente ragazza riesce a ottenere sempre tutto ciò che vuole. Ma il tempo passa e a ventisei anni Allegra ha finalmente una casa tutta per sé e un lavoro nell’agenzia immobiliare più prestigiosa di Londra. Il passato, però, non sembra volerla dimenticare e mette di nuovo Sparkle Jones sulla sua strada. Questa volta le cose sembrano andare diversamente e la nemica di una vita le appare sotto un’altra luce… E tutto questo proprio quando l’incontro con un bellissimo imprevisto dagli occhi verdi come smeraldi sembra in grado di sparigliare le carte. Tra feste, intrighi e cene non proprio a lume di candela, in corsa tra le strade di una Londra magnifica, forse per Allegra è arrivato il momento di scoprire se davvero quello che vuole è la felicità. Questa volta non può lasciare l’ultima mano alla sua adorabile, odiata stronza numero uno!
Avevo acquistato un cofanetto di tre romanzi di Felicia Kingsley durante il lockdown, quando la Newton Compton aveva fatto una promo sul catalogo e, dato che si preannunciavano mesi difficili, avevo pensato di far scorta per i momenti bui. Dopo aver letto il primo titolo nel cofanetto (Matrimonio di convenienza, leggi la mia recensione) sono stata presa da altri titoli e altri autori e mi sono dimenticata dell’acquisto fino a quando, solo qualche settimana fa, mi è capitato di vedere un titolo della Kingsley nel catalogo della biblioteca e sono andata a cercarlo nel Kindle.
La storia di Allegra mi ha subito appassionata: la povera ragazza un po’ secchiona che per tutto il liceo viene messa in ombra dalla stella più luccicante (non a caso si chiama Sparkle) mi ha fatto subito tifare per la protagonista e sperare nella sua rivincita. Quando, anni dopo, Allegra finalmente ottiene un posto di prestigio in un’importante azienda immobiliare, è stato subito chiaro che qualcosa avrebbe interrotto la sua scalata verso il successo (ovvio, altrimenti il libro sarebbe già finito, no?). E, poche pagine dopo, ecco che entra in scena Sparkle, con cui Allegra si ritroverà a dover lavorare. Eppure, la donna di successo non sembra più essere la stessa ragazzina odiosa del liceo; anzi, diventa subito la migliore amica di Allegra.
“Qui gatta ci cova,” ho pensato subito, e infatti da quel momento la vita di Allegra subirà un’impennata improvvisa fino a quando la vera natura di Sparkle tornerà a galla e le cose cambieranno in modo drastico. Non posso dire di più per non rovinare la lettura, però posso dire che è meglio essere preparati a un vero e proprio giro sulle montagne russe!
Se devo essere sincera, non sono rimasta granché soddisfatta di come si è svolto il libro, nonostante ci sia il lieto fine (come in ogni rosa che si rispetti). Allegra mi è stata subito simpatica dall’inizio, un po’ perché in fondo, è facile simpatizzare per la ragazza bullizzata, quella messa in ombra dalla ragazza popolare super antipatica. Anche quando ha iniziato a cambiare il suo modo di essere per stare al passo con Sparkle sono comunque rimasta a tifare per lei. Poi, però, a poco a poco ho cominciato a provare un’antipatia nei suoi confronti, perché non riuscivo ad accettare il suo comportamento, soprattutto quando entrano in gioco Tristan e Duke, i due personaggi maschili con i quali lei si intratterrà. Forse sarò troppo abituata alle favole Disney, ma questo suo accanimento per ottenere l’attenzione di Tristan, la sua convinzione che lui fosse l’uomo giusto nonostante la stesse prendendo in giro, mi ha dato un po’ sui nervi. Insomma, perché non riusciva a vedere quello che al lettore era più che ovvio? Perché abbassarsi ai suoi livelli? Se, da una parte, capivo che lo faceva per vendicarsi di Sparkle, dall’altro odiavo vedere come trattava Duke che, al contrario di Tristan, le era sempre vicino ed era chiaro che provasse qualcosa per lei. Insomma, già dal primo incontro tra Duke e Allegra era lampante che ci sarebbe stato un triangolo amoroso, per tenere un po’ il lettore sulle spine; malgrado ciò, non mi è piaciuto molto come è stato sviluppato questo triangolo perché più andava avanti la storia, più provavo pena per Duke.
A parte questo mio parere personale, probabilmente perché non amo le storie con i triangoli amorosi né con gli uomini che schiacciano le protagoniste e le usano come una pezza da piedi, la storia è simpatica, ha parti divertenti e anche una buona dose di romanticismo. È scorrevole, ben costruita e strutturata, ha tutti gli elementi giusti di una commedia romantica. Poi, come per tutti i libri, va un po’ a gusto personale. Forse, se fosse stata scritta eliminando gli elementi che a me hanno dato fastidio, non avrebbe avuto lo stesso impatto né lo stesso successo. Magari sarebbe risultata persino un po’ noiosa. Io, a ogni modo, sono rimasta un po’ delusa anche se, per fortuna, ho avuto il mio lieto fine, dopotutto.
Riassumendo in una frase: una commedia romantica leggera e divertente, con un triangolo amoroso e un’antagonista con la A maiuscola, che in alcuni momenti sembra un mix tra Il diavolo veste Prada e Sex and the City.
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